In the beginning: "Donne come sopravvivere" di Adriana Pasetto

Per la rubrica "In the beginning" oggi vi presento l'autrice Adriana Pasetto e il suo libro Donne come sopravvivere edito da Libro Aperto Edizioni.




Titolo: "Donne: come sopravvivere"
Autore: Adriana Pasetto
Editore: Libro Aperto Edizioni
Dove poter acquistare il libro: Libro Aperto Edizioni
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Sinossi

«Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.» Questa citazione di Oscar Wilde ci presenta questo manuale di sopravvivenza, una sorta di guida pratica dedicata in verità al mondo maschile che affronta, passaggio dopo passaggio, le varie situazioni in cui normalmente si vengono a trovare le persone di sesso opposto quando interagiscono fra di loro, evidenziando gli errori più comuni che gli uomini sono abituati a commettere quando si trovano difronte alla complessità dell’universo femminile.
 A partire dall’incontro casuale, in cui scatta la prima scintilla, proseguendo con il primo appuntamento e con i successivi, approdando al fatidico momento in cui le anime pensano di aver trovato la propria gemella, per finire con quelle che sono le classiche idiosincrasie dei rapporti di coppia.
In queste pagine vengono sottolineati i difetti di quel mondo femminile che uscendo dalla crisi femminista, si trova a dover affrontare una società in cui viene dato apparentemente più spazio alle donne, più di quanto non sia accaduto in passato. Ma la psicologia femminile, nonostante i cambiamenti e le evoluzioni, resta invariata dinanzi all’incontro con un individuo di sesso maschile.
L’impronta squisitamente femminile dell’autrice, per quanto prenda simpaticamente in giro l’uomo vittima delle macchinazioni femminili, in realtà esprime quello che è un viaggio interiore in cui molte donne possono riconoscersi.

Leggi l'incipit 


“Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.” Oscar Wilde 

 PREFAZIONE 

“Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.”
Nonostante molte interpretazioni vedano in questo aforisma di Oscar Wilde una sorta di maschilismo, credo che nulla di più esatto sia mai stato detto. Ed è pur vero che le donne, creature dotate di incredibile bellezza e attrattiva, sono semplicemente create per vivere, per essere se stesse, per esprimersi e anche per essere comprese, ma è ugualmente vero che spesso provare a comprenderle nelle loro infinite sfaccettature non solo si rivela impresa ardua, se non impossibile, ma ancor peggio le priva di buona parte della loro divinità. Quanti studi, ricerche, libri e trattati si sono spesi nel tempo riguardo alla psicologia delle donne. Quanti hanno provato a studiarle, sperando di arrivare a capirle. Quanti hanno analizzato i loro comportamenti cercando di inquadrarli in ordinati cassetti del cervello. Tempo perso: ogni donna rappresenta un universo a sé. Ogni donna è differente da un’altra, come ogni essere umano. Ogni donna è dotata di un intelletto proprio, cosicché nessuno studio potrà mai inserirla in una ricerca più ampia. Ogni donna va indagata con nuovi occhi e sfiorata con nuove mani. Eppure – e questo pensiero va contro tutto ciò che ho appena detto – in molteplici atteggiamenti, tutte le donne rappresentano comportamenti simili, per non dire uguali, specialmente all’interno delle relazioni: comprendere diventa assolutamente futile perché in questo caso è necessario sopravvivere.
 Tanti uomini hanno scritto libri di sopravvivenza incentrati sulle relazioni uomo-donna – come anche molte donne hanno fatto – sperando di lasciare ai futuri compagni consigli sul come comportarsi. Forse nessuno può aiutarvi nella folle lotta dei sessi quanto una donna che nonostante conosca le donne, le ama. Evidentemente una pazza, direte voi.
Lettore, lascia che ti dia un consiglio: se sei un uomo impegnato con una donna, leggi attentamente quanto segue, così saprai comportarti adeguatamente in futuro e salvarti da assurde crisi isteriche che sicuramente la tua compagna prima o poi metterà in atto.
Se invece mi trovo davanti a una lettrice, magari una donna impegnata con un uomo, ti riconoscerai in quanto detto già solo nelle prime righe, ma fingerai di essere totalmente differente e chiuderai il libro esclamando: “Non è vero, io non sono così, io sono diversa”.
Se sei un uomo che ama un altro uomo, mi chiedo perché abbia scelto questo libro fra tanti – a meno che il tuo compagno non dia chiari segni di isteria femminile. Se sei una donna impegnata con un’altra donna, sai bene di cosa sto parlando e sai già come sopravvivere, ma se non lo stai facendo, sai bene di mettere a rischio la tua incolumità. Se sei invece semplicemente una donna che sta pensando per la prima volta di intraprendere una relazione con un’altra donna, sappi che questo libro potrebbe farti cambiare idea molto velocemente, ma nonostante questo, amare una donna rimarrà, dal mio punto di vista, l’esperienza relazionale più intensa che si possa vivere. Per questo le donne non vanno comprese: un giorno le ami e il giorno dopo arrivi a odiarle per gli stessi motivi per cui il giorno prima le adoravi.
Tutto questo è già abbastanza  complicato e spaventoso in una relazione eterosessuale, quindi prova solo a immaginare come tutto questo possa moltiplicarsi in una relazione omosessuale, dove la presenza femminile è doppia. Per questo parlo di sopravvivenza, perché ci sono situazioni in cui è necessaria: poco importa se avrai ragione e dovrai comunque ammettere di aver torto, perché una semplice ammissione può salvare l’umore di una settimana intera.
Ricorda di non ammettere mai davanti a una donna che le stai dando ragione solo per mettere fine a una piccola discussione: questo errore potrebbe costarti una litigata infinita, il lancio di ogni oggetto presente nelle vicinanze e probabilmente, dopo qualche ora, la scoperta di misteriosi bunker sotterranei in cui è nascosta la nuova bomba atomica. Ogni donna è un viaggio e il modo più sbagliato per iniziarlo è citare Oscar Wilde: lascia che sia lei a farlo, se mai lo farà, ma non farlo per primo, perché le donne, anche quando non lo ammettono, sperano sempre di essere comprese e vogliono essere certe che almeno tu ci stia provando. Potresti sempre farglielo credere prima che dalla sua bocca venga fuori la classica frase: “Tu non mi capisci”.
Che magnifiche creature, le donne!

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