Speciale "Quelli de...La Stirpe Chimerica": gli autori dell'antologia

Buongiorno amici di blog!

Quest'oggi inauguro una serie di alcuni speciali dedicati agli autori presenti nell'antologia "Stirpe Chimerica Volume I" della quale come vi ricorderete ne parlai  QUI annunciando la sua uscita.

Nel progetto "La Stirpe chimerica" ideato dal blog Club Urban Fantasy di Stefano G. Muscolino e Angela Visalli, io vi sono entrata quasi per caso. Su facebook una delle mie amicizie mi suggerì il concorso omonimo al quale partecipai senza alcuna pretesa, come del resto faccio sempre quando affronto un concorso letterario.

Fu dunque per me una gradevolissima sorpresa trovarmi tra i primi tre finalisti del concorso con il mio racconto La prova.
Ma come voi sapete, cari amici di blog, il mio piccolo angolo virtuale è da sempre a completa disposizione degli autori emergenti come me. Dunque non potevo sottrarmi al piacere di invitare tutti coloro che fanno parte del libro e rivolgere a loro una breve intervista.

Partono dunque oggi gli speciali "Quelli de...La Stirpe chimerica" che ci faranno compagnia da ora fino a Natale e anche oltre.

Gli autori che oggi vi presento sono:

Daniele Imbornone con il racconto "A un passo dalla morte"

Michael Rigamonti con il racconto "Imprevisti e sogni"

Eleonora Pescarolo con il racconto "Interview with the devil"





 


Ciao, Daniele e benvenuto. Per iniziare parlaci un po' di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?

Ciao e grazie per questa intervista. Diciamo che ora sono molto impegnato, ma, «professionalmente» faccio lo scrittore a tempo pieno xD. Scrivo, leggo, disegno anime, mi aggiorno. Ma la mia vocazione è comunque e sempre la scrittura.

Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te? Da quanto tempo scrivi e perché hai iniziato a scrivere? 

  Eheh, bella domanda. La passione per la scrittura è nata circa sei anni fa. Prima d’allora non mi ero mai interessato al mondo della letteratura e mai avrei creduto che una passione ne potesse nascere. Diciamo che l’interesse vero e proprio è venuto fuori come una sfida, una dimostrazione che ha portato in me l’idea di provare a dare vita a un libro. Ricordo che quella notte non dormii quasi per niente, sempre a pensare a cosa poter scrivere, di quale tema, i personaggi, la storia… In poco tempo tessi la trama e, con molto tempo e pazienza, diedi alla luce il mio primo romanzo dal titolo David e il destino della Riserva. L'esperienza è stata lunga ma interessante e divertente, soprattutto quando l’ho pubblicato (purtroppo ora non è più in commercio, ma assicuro a tutti che quando sarà il momento lo rimpiazzerò nel mondo dell’editoria.) Attualmente mi sto dedicando ai racconti brevi, come per l’appunto Stirpe chimerica. In più, per sfizio diciamo, sto scrivendo un romanzo a puntate. Si intitola il corvo rosso dell’Alta Società ed è su liberArti, ma non so ancora se renderlo pubblico, si vedrà col tempo.  

Come sei venuto a conoscenza del concorso, che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy?

Si, lo conosco già da un annetto circa. Ho preso parte a tutti le sfide proposte e grazie al blog sono cresciuto enormemente; sia nella conoscenza di come si deve stendere di un testo sia nella grammatica e fantasia. Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano.

Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura? 

La mia creatura chimerica è uno Shinigami o meglio conosciuto come Reaper. Ho ricreato l’incontro tra un uomo che stava scappando da Milano con la sua famiglia mentre imperversava la peste e l’angelo mietitore, mentre “lavorava” sulla popolazione della mia città xD. Tra tutti, solo quell’uomo riusciva a vedere la morte e i due hanno avuto molti diverbi mentre lo Shinigami uccideva coloro che erano sulla sua lista. Alla fine, il messaggio che ho voluto dare era quello di non aver paura, di non temere nemmeno la morte perché ci sono cose più importanti di lei come a esempio l’amore e l’amicizia.  


Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?  

«La figura alza la mano e, dal nulla, nasce un bagliore che si propaga fino al suo palmo. Spaventato retrocedo. La luce si dissipa quasi immediatamente, ma non fu tanto quel fenomeno fuori dal comune a spaventarmi, quanto invece lo scorgere tra le sue mani scarne, una lunga falce. Questi la alza e, con un colpo secco, la abbassa violento e squarcia il petto del malcapitato. Inerme, vedo il torace dello sventurato uomo aprirsi in due e il suo sangue schizzare ovunque, seguendo la scia del colpo inferto.»

Grazie per le tue risposte ed a presto.

 Grazie a tutti voi per questa bella esperienza e spero che continuerete con queste belle iniziative.

Michael Rigamonti (Michael D.Acciaio): "Imprevisti e sogni"

Ciao, Michael D. Acciaio e benvenuto. Per iniziare parlaci un pò di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?

Mi chiamo Michael Rigamonti, in arte Michael D. Acciaio; sono nato 28 primavere fa nei pressi di “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi”. Sì, ho avuto un’infanzia travagliata dalla manzoniana influenza. Attualmente vivo ancora in quella landa desolata e al di fuori dal mondo.
I miei studi scolastici sono fondamentalmente basati sull’informatica: diploma di perito informatico e laurea in Comunicazione Digitale. Attualmente lavoro presso una società di consulenza informatica che opera per grandi compagnie italiane nel campo della telefonia, dell’energia e della comunicazione.

Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te? Da quanto tempo scrivi e perchè hai iniziato a scrivere?


Da sempre ho una passione per i libri trasmessami da mia madre.
Ho iniziato a scrivere a 14 anni sulla scia della mia passione per la lettura, ma solo negli ultimi anni ho cominciato a pubblicare i miei racconti e a prendere la mia passione sul serio. Questo perché non mi piace fare le cose senza metterci l’anima, senza delle basi da cui partire — che in età adolescenziale non avevo. Prima infatti ho scritto molte cose per poi cancellarle o riscriverle da capo parecchie volte, sempre insoddisfatto di ciò che producevo. Ora ho il tempo per documentarmi, leggere manuali di scrittura artistica e confrontarmi con altri scrittori e mi piace molto imparare e trasmettere agli altri quello che so. Per questo ho fondato, insieme ad altri scrittori, un gruppo, il “Salotto Letterario Virtuale” (su Facebook “Il Salotto Letterario Virtuale”) in cui scrivere, confrontarsi e migliorare imparando gli uni dagli altri. Inoltre ho un mio sito web www.michaelrigamonti.it dove pubblico racconti e piccole lezioni di scrittura creativa. Inoltre collaboro come Editor/Correttore di bozze (in modo amatoriale e gratuito) per vari autori anche già pubblicati e come critico/giudice di concorsi per alcuni blog.

Come sei venuto a conoscenza del concorso, che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy?


Avevo già collaborato con Stefano Muscolino in altri ambiti ed è stato lui a chiedermi se potevo e volevo partecipare al concorso come giudice. Le iniziative di Stefano sono sempre molto concrete e creative. Ci mette tutto l’impegno che può nell’organizzazione e nel migliorarsi sempre, ogni giorno. La cosa che colpisce è che sa trasmettere questa sua aura d’entusiasmo a chi lo circonda. L’iniziativa è stata organizzata e gestita in modo molto serio da Angela Visalli e l’insieme delle cose non poteva che dar vita al risultato finale che possiamo apprezzare.

Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano. Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura?


Come giudice ero chiamato a presentare un racconto per l’antologia. Devo ammettere che ho atteso parecchio l’ispirazione che non veniva. Eh sì, proprio io che insegno agli altri come ritrovarla, perché si sa che quando devi lavorare a comando, le cose si complicano. A quel punto mi son detto: “rimbocchiamoci le maniche, la figura barbina è in agguato” e mi sono cercato una lista di possibili creature visto che a quanto leggevo dal blog i partecipanti avevano una fantasia tremenda. E la scimmia della figura barbina era sempre lì, che mi perseguitava. Scorrendo la lista e lanciando la fantasia al galoppo a briglia sciolta mi sono ricordato che tempo fa vaneggiavo immaginando storie riguardo una creatura di un gioco di carte collezionabili: la manticora.
La storia che ho immaginato è molto banale ma tecnicamente intrigante: si apre con l’immagine del Dottor Ctesia, nel suo ufficio, che ricorda la moglie Maika persa da poco. Gestisce un futuristico laboratorio di ricerca e sviluppo dove vengono condotti esperimenti genetici e alchemici di dubbia natura. Dall’interfono però le due assistenti, Jora e Tiana, segnalano al dottore che qualcosa non va: ci sono anomalie nei dati di un non meglio precisato esperimento “numero due”. Da quel punto in poi la situazione precipiterà in una serie di eventi sempre più anomali che porteranno al finale.
Il racconto si intitola “Imprevisti e sogni” e nasce proprio dall’idea del contrasto tra questi due concetti all’interno della realtà dei personaggi. Il tema si snoda, oltre che sul tema principale dell’incontro tra uomo e creatura immaginaria, anche in una serie di piccole sfumature — micro imperfezioni citando il Dottor Ctesia — pennellate su ognuno dei personaggi che compaiono.

Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?


«Dottore, ci sono problemi con il numero due. In realtà sono semplici variazioni nei parametri di compensazione del flusso nella cella di beccheggio» si schiarì la voce, lo faceva sempre prima di partire con uno dei suoi discorsi seri. «Personalmente le ritengo normali fluttuazioni dovute all'aumento di potenza, ma Tiana dice di aver rilevato deformazioni dello spettro di energia sospette nell'ultima ora.» «Sono sicuro che non è nulla, è troppo presto perché accada. Non siamo ancora a così elevati livelli di sangue.» Fissai il muro, quelle minuscole crepe nella parete d’acciaio lucida e levigata; venature, piccolissime sbavature del metallo. Micro imperfezioni, solo questo, nient'altro. «Arrivo» aggiunsi. Spensi l’interfono e uscii.


Grazie per le tue risposte e a presto.


  Eleonora Pescarolo: "Interview with the devil" 


Ciao Eleonora e benvenuta. Per iniziare parlaci un pò di te in generale, cosa fai nella vita oltre a coltivare la passione per la scrittura?

Ciao! Ti ringrazio per l’opportunità che ci concedi! Ho vent’anni e attualmente studio all’università di Venezia per diventare archeologa (più precisamente, egittologa). Oltre la scrittura e l’egittologia, coltivo la passione per i fumetti (oltre che a leggerli, frequento un corso per imparare a disegnarli, ho partecipato alla 24HIC e all’organizzazione dell’evento Rovigo Comics), per l’astronomia e l’astrofisica, per la musica.

Veniamo ora proprio alla passione per la scrittura, com'è nata in te? Da quanto tempo scrivi e perchè hai iniziato a scrivere?


Ricordo esattamente il giorno in cui mi è scattata la passione per la scrittura. Ero in terza elementare e la maestra di italiano ci diede la consegna di inventare una storia. Mi era sempre piaciuto inventare storie, ma non l’avevo mai fatto per iscritto, così mi misi di impegno e scrissi di due esploratori che andavano in Egitto alla ricerca di un talismano perduto. Quel giorno capii che era una cosa che mi piaceva fare, per cui cominciai a inventare altri personaggi e collocarli in storie precise. Ho completato il mio primo libro in terza media e l’ho portato agli esami di maturità, un libro d’avventura per ragazzi. Poi il liceo mi ha portato a maturare le storie e i personaggi che avevo già inventato, oltre che a inventarne di nuove. Attualmente sto scrivendo una serie di libri low-fantasy, oltre che a dedicarmi ad una serie di altre idee di genere vario e gestire un blog (servimiilcielo.blogspot.it) in cui parlo dei miei progetti, delle mie letture e della scrittura in generale.



Come sei venuta a conoscenza del concorso, che ha poi portato alla realizzazione dell'antologia Stirpe Chimerica Vol.1? Conoscevi o frequentavi già il blog Club Urban Fantasy?

A introdurmi a questo concorso è stata una mia amica che mi aveva lanciato una sfida per risollevarmi da un periodo in cui ero giù di morale: avremmo dovuto partecipare insieme a questo concorso e infatti l’abbiamo fatto. Prima di allora non avevo mai partecipato ad un concorso, tantomento frequentavo molto lo spazio di internet per quando riguarda la scrittura. In tutti i sensi, questo concorso mi ha aperto un mondo.

Come sappiamo il tema del concorso era l'incontro tra una creatura immaginaria e l'essere umano. Parlaci brevemente della tua trama e come mai hai scelto proprio quella creatura?


Come dal titolo “Interview with the devil”, ho voluto rendere omaggio ad un libro che rimarrà sempre fra i miei preferiti in tema urban fantasy: “Intervista col vampiro” di Anne Rice. Tuttavia, la mia scelta non è caduta sul vampiro come creatura, ma su una creatura che appartiene al mondo dei giochi di ruolo: il tiefling. Ho scelto questa creatura perché in quel periodo stavo rigiocando a “Neverwinter Nights II”, trasposizione in videogioco dei classici giochi di ruolo come Dungeons and Dragons, e il mio protagonista era proprio un tiefling. Inoltre, il tiefling si adattava meglio all’idea che mi era venuta per il racconto: una creatura dalle sembianze caprine, proveniente da una dimensione in cui era potente e frutto di un patto demoniaco, che giunta nella nostra dimensione poteva essere facilmente scambiata per la manifestazione del diavolo in persona (da qui il titolo). Ho voluto dare al mio tiefling anche un po’ di narcisismo, tant’è che chiama un giornalista per farsi intervistare, per rivelargli la verità e per godersi la sua espressione impaurita, piuttosto che limitarsi a uccidere le persone per strada. Il tutto è infatti visto con gli occhi del giornalista stesso, che all’inizio pensa ad uno scherzo, ma quando si rende conto che non è così il gioco finisce e per lui non c’è più scampo.

Vuoi citarci un breve passo significativo del racconto?


“Mentre scrivo, sento il suo sguardo su di me e questo porta le mie mani a tremare. La mia fama era tale da passare anche nelle altre dimensioni, la sua compresa. La mia penna si ferma. Una malsana idea attraversa la mia testa. Sto davvero dando retta a questo pazzo? «Mia dimensione? Vuol dire che…?» Lui si lascia sfuggire una risata, una risata controllata e piacevole. «Sì, sono esattamente chi lei pensa che io sia. La mia caduta ha dato origine a miti e leggende di tutto il mondo, mi sono stati dati tanti di quei nomi da averne perso il conto. Ma questa è un’altra storia.»”


Grazie per le tue risposte ed a presto.


E si conclude qui il primo degli speciali.
Non perdetevi quelli che seguiranno e soprattutto non perdete l'antologia che è acquistabile su lulu sia in versione cartacea che digitale.

Alla prossima amici di blog!  

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