Ardenti Deliri

Grafica a cura di Pamela Fattorelli


Prefazione dell'autrice

Anni fa ebbi il piacere di leggere uno di quei libri che, per noi autori, svolgono un ruolo da spartiacque e che segnano in qualche modo il nostro intendere la letteratura e, con essa, la scrittura. L'Antologia di Spoon River entrò a far parte della mia libreria per caso. Subito attratta dal suo schema narrativo e dalla sua struttura, la divorai nella manciata di qualche ora, trascorrendo la giornata tra gli epitaffi e i pensieri di quelli che un tempo erano stati vivi personaggi di una storia immortale, raccontata dalla voce della pietra fredda di un cimitero.
Ne restai subito colpita. Ammaliata. Conquistata. Per giorni, ricordo, non feci altro che rimuginare su quel testo, su quelle parole tanto potenti e su come io, autrice ancora non esordiente, avrei potuto in qualche modo farle mie, catturarle in un istante e metterle sulla carta.
A quei tempi, circa una decina di anni fa, ero ancora una ragazza ingenua che sognava ad occhi aperti di poter pubblicare un libro e realizzare il sogno di una vita. Quando oggi ancora mi domandano “a che età hai scoperto di voler diventare una scrittrice”, io rispondo di essere nata con la penna in mano, non perché io sia infallibile, ma perché fin da bambina ho sempre desiderato di mettere nero su bianco tutte le idee e le mie fantasie affinché tutti potessero conoscerle. Di natura schiva e timida, ho sempre preferito che fossero i miei scritti a parlare per me e non io di loro. Ecco perché ho sentito l'urgenza di voler dare la voce ad alcuni personaggi che iniziavano a formarmisi nella testa, come fantasmi non ancora definiti, che mi parlavano in una sala affollata, gremita di persone e che gridavano per farsi udire da me.
Era una mattina assolata quando mi decisi a sedermi a tavolino, davanti a un quaderno e a una penna.
Ricordo di aver avuto mia nonna come compagnia e di aver ascoltato musica strumentale, che mi accompagnò per quasi tutta la prima stesura dell'opera, scritta a mano, in maniera frettolosa, febbrile.
I personaggi avevano iniziato a dettarmi le loro vicende.





Titolo: Ardenti Deliri
Autore: Alessandra Paoloni  
Collana: Cassiopea
Genere: Artbook  
Data d’uscita: dicembre 2017  
Editore: Delrai Edizioni  

SINOSSI

Una serata danzante tra lo sfarzo di una villa ottocentesca, i profumi delle donne dagli appariscenti abiti e uomini colti ed eleganti. L’anima dei pensieri si tramuta in pieno ardore, mentre lo spirito dei presenti rimugina sulla vita e i perché dell’esistenza. Tante domande, risposte, personalità, si soffermano sulla realtà in un avvicendarsi di motivazioni che conduce chissà dove. E non c’è essere umano che non pensi, non c’è vita separata da un’altra, persiste l’atmosfera calda e magica di una serata di fine Ottocento, dove il mistero dell’umanità si dispiega e diventa afferrabile al lettore che si immerge tra le immagini e i monologhi interiori. Dunque, benvenuto, questa sera balleremo io e te e rifletteremo su chi tu sia veramente.


Foto dal sito "The Pink Cafè"

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